Susan Carol Holland: la cultura come ponte tra giovani e anziani a BookCity
La Fondazione Amplifon, presieduta da Susan Carol Holland, ha lanciato l’iniziativa “Di che pianeta sei?”, che ha coinvolto gli studenti del Liceo G. Parini di Milano e gli ospiti della Casa di Riposo Santa Sara nella lettura corale di alcuni passi tratti da “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Lo scopo dell’evento, tenutosi lo scorso 11 novembre, è stato quello di usare la cultura come veicolo per unire generazioni diverse, aprendo un dialogo tra giovani e anziani attraverso la condivisione di parole, emozioni e memoria e favorendo l’inclusione sociale degli ospiti della RSA. “Di che pianeta sei?” è stata organizzata nell’ambito di BookCity Milano, l’evento dedicato ai libri e alla lettura.
Sotto la guida di Susan Carol Holland, la Fondazione opera in sostegno delle persone più fragili, tra cui gli anziani: quest’ultima iniziativa è infatti parte di un progetto internazionale più vasto, chiamato “Ciao!”. Nato nel 2020 durante la pandemia da COVID-19 con l’obiettivo di avvicinare gli ospiti delle RSA alle rispettive famiglie attraverso sistemi di video-conferenza, oggi vede la partecipazione di oltre 280 strutture in tutta Europa (Svizzera, Portogallo, Australia, Francia e Spagna), coinvolgendo gli anziani in attività interattive e di cura come laboratori, viaggi virtuali, musica e teatro.
“Con iniziative come questa, Fondazione Amplifon rinnova il suo impegno per un’inclusione sociale che metta al centro la dignità e il benessere delle persone anziane — ha dichiarato la Consigliera Delegata di Fondazione Amplifon Maria Cristina Ferradini — Portare la lettura nelle residenze per anziani significa creare ponti tra generazioni, stimolare la memoria affettiva e favorire momenti di relazione autentica”.
Inoltre, la Fondazione Amplifon è stata protagonista di altri eventi nell’ambito di BookCity Milano: lo scorso 13 novembre, la Maratona Fenogliana presso il Cortile di Palazzo Reale, in occasione della mostra “More than kids” di Valerio Berruti. “Abbiamo scelto di sostenere BookCity Milano perché crediamo nel potere trasformativo della cultura e della parola condivisa”.
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