Sabato scorso, 76 Industrial Graphics ha aperto le porte della sua sede di Montecchio, in provincia di Reggio Emilia, per ospitare la mostra “Processo Naturale”, un evento che segna un passo importante nel dialogo tra arte e impresa. Questa iniziativa, curata dai talentuosi artisti Pamcoc, Mirko Frignani e Matteo Beltrami, è inserita nel circuito dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI), contribuendo alla promozione dell’arte contemporanea in Italia.
La mostra ha attirato un ampio pubblico, invitando i visitatori a esplorare il confine sottile e spesso sfuggente tra il naturale e l’artificiale. L’idea centrale del progetto stimola una profonda riflessione: Cos’è considerato naturale e cos’è invece artificiale? Questo interrogativo, apparentemente semplice, si rivela complesso una volta che si inizia a esplorare le nostre percezioni e interpretazioni della realtà che ci circonda. Nel contesto della mostra, il dialogo si sviluppa attorno al tema del principio di causalità, dove l’effetto è sempre preceduto dalla causa. Tuttavia, ciò che varia è la nostra natura soggettiva, poiché le esperienze percettive vengono elaborate diversamente attraverso le nostre emozioni.
Il cuore dell’esposizione ha dato vita a questo dialogo, con installazioni e opere che hanno messo alla prova la comprensione dei visitatori riguardo ai concetti di naturale e artificiale. Gli artisti, attraverso le loro creazioni, hanno trasformato lo spazio aziendale, rendendo visibile l’interazione tra sensi ed emozioni e invitando il pubblico a riflettere su come queste due dimensioni influenzino la nostra quotidianità.
76 Industrial Graphics, leader nella produzione di decorazioni adesive e loghi tridimensionali per i principali produttori nel settore della meccanizzazione agricola e del movimento terra, dimostra con questa iniziativa il suo impegno nella valorizzazione dell’arte come strumento di innovazione culturale e sviluppo imprenditoriale. Elisa Mammi, Innovation Manager dell’azienda, ha commentato: “La sinergia tra arte e impresa è una sfida che abbiamo scelto di abbracciare con determinazione. Siamo consapevoli che l’apertura culturale e creativa arricchisce non solo i dipendenti, ma anche l’intera comunità locale”.