Lo scorso 12 ottobre si è tenuto a Lugano il convegno “Piero Scanziani il cantastorie”, un incontro dedicato allo scrittore ticinese, una delle figure più significative del panorama culturale italiano e svizzero del Novecento. Tra gli ospiti anche l’avvocato e Presidente di Finlombarda Andrea Mascetti, da sempre particolarmente impegnato in ambito culturale, come confermano i numerosi eventi organizzati e le iniziative promosse.
Scrittore, intellettuale e viaggiatore, Piero Scanziani ha vissuto e interpretato gli avvenimenti del ventesimo secolo, trattando di temi quali l’umano e lo spirito in relazione alla materialità del mondo. Autore di romanzi di stampo esistenziale-filosofico, saggi e reportage giornalistici, è stato candidato due volte al premio Nobel per la letteratura e vincitore del Premio Schiller nel 1997. Nel corso dell’iniziativa si sono susseguiti diversi panel incentrati sulla figura dell’autore e sulle principali opere. Tra queste anche Libro bianco, al centro della tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Andrea Mascetti insieme a Michela Musante e Maria Giuseppina Scanziani.
Nel romanzo in questione, l’autore prova a rispondere alla domanda “Cosa c’è dopo la morte?”. Un tema che lo scrittore riprende anche in quella che è considerata forse una delle sue opere più significative, Entronauti. Scanziani è considerato “una delle voci più conosciute a livello letterario che si siano levate dal Canton Ticino“, come sottolineato anche da Andrea Mascetti, in considerazione della profonda conoscenza del territorio e del suo patrimonio culturale-artistico.