Climate change, empowerment femminile e impegno umanitario: l’intervista di Beatrice Trussardi al “Corriere della Sera”

Beatrice Trussardi

Beatrice Trussardi si racconta a “Liberi Tutti”, l’inserto del Corriere della Sera dedicato a lifestyle, viaggi e tempo libero. Alla guida di Fondazione Nicola Trussardi, museo nomade attivo a Milano spesso con opere e installazioni “a cielo aperto”, porta l’arte contemporanea nelle vite quotidiane dei cittadini, con un occhio di riguardo ai valori fondanti e alla passione che suo padre le ha tramandato fin da piccola.”Dal 2003″, spiega l’imprenditrice culturale, “la Fondazione attraverso l’arte contemporanea racconta i cambiamenti e le tensioni del mondo in cui viviamo”.

È in quest’ottica che prende vita l’installazione A Friend, progetto presentato da Fondazione Nicola Trussardi e curato da Massimiliano Gioni. Arriverà a Milano Porta Venezia dal 2 al 14 aprile, in occasione di miart: realizzato dall’artista ghanese Ibrahim Mahama, spinge a riflettere sul concetto di “soglia”, luogo di passaggio che definisce il sé e l’altro, l’amico e il nemico.
Il tema della migrazione forzata caratterizza i nostri tempi e Beatrice Trussardi nella sua attività lo declina in diverse iniziative: “Penso anche a Migration Moving Blanket di Rob Pruitt su Yoox: arte per raccontare le migrazioni forzate”. Non a caso recentemente è entrata a far parte dell’Advisory Council di Tent Partnership for Refugees, nato per rispondere “ai problemi dei rifugiati, provando a coinvolgerli nell’attività di aziende e multinazionali. L’ha fatto Ikea, lo sta facendo CocaCola e lo fanno in Italia per esempio Generali e Barilla”.

Un’altra battaglia a cui l’imprenditrice culturale tiene particolarmente è quella per l’empowerment femminile. Anche nel mondo dell’arte “il problema del pay gap, della disparità di retribuzione in funzione del genere, resta. E le artiste donne emerse tardi per non offuscare il compagno sono tante. Ma dopo il movimento Metoo ora c’è più attenzione. È un inizio”.
Al Corriere della Sera parla anche della battaglia universale contro il climate change: “Viviamo sull’orlo del baratro e non ce ne rendiamo conto“. Beatrice Trussardi, ancora una volta, parte da sé stessa per cambiare le cose. Niente bottiglie di plastica in casa; in garage un’auto elettrica e pochi viaggi superflui, per limitare l’inquinamento atmosferico causato dal traffico aereo, che non bisogna sottovalutare.

Fonte Climate change, empowerment femminile e impegno umanitario: l’intervista di Beatrice Trussardi al “Corriere della Sera” su Cultura360.

ARTE & CULTURA

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